Non so mai come iniziare a raccontarvi le gare ma in questa occasione posso partire dal fatto che il Rally Alpi Orientali è molto seguito dalla popolazione che dimostra sempre molto affetto agli equipaggi che corrono sulle strade friulane.
Partenza per Udine il lunedì, i km passano e sembra di non arrivare mai, Piacenza, Brescia, Venezia, oltrepassare Mestre e non trovare coda è già una fortuna (quella che ho avuto). Quando pensi di essere arrivato mancano ancora 100 km, sei al confine con la Jugoslavia.
Dormita e si inizia martedì e mercoledì con le ricognizioni con i suoi 3 passaggi per p.s. come da regolamento. Ogni tanto il cielo manda giù qualche rovesci d’acqua molto abbondante tanto da costringerci come altri equipaggi a fermarci in prova per l’impossibilità di vedere la strada. Finita la bufera che dura circa mezz’ora via a finire di visionare il percorso dove dopo una bella doccia e cena si và finalmente a riposare.
Ecco allora arrivati al giovedì dove i meccanici scaricano la bella 207 S2000 dal camion mentre noi andiamo a verificare, il tutto in una grossa piazza in centro a Udine dove in lontananza si sente ancora qualche temporale e l’aria che tira è abbastanza fresca.
Il gg prima è abbastanza tranquillo, verifiche e shakedown la fanno da padrone.
Ed eccoci finalmente alla gara, sveglia intorno alle 8 perchè la partenza è alle 11 in centro Udine, colazione e prima boccata d’aria fuori dall’albergo per vedere passare le Storiche che transitano prima di noi in prova.
Via il tempo stringe, bisogna mettersi il sottotuta, la tuta, scarpe, casco e prendere tutto in necessario da mettere nella borsa naviga.
Ore 11.20 scendiamo dalla pedana, inizia il nostro 43° Rally Alpi Orientali.
Breve trasferimento per arrivare in parco assistenza, ancora qualche occhiata alla vettura e poi via per la 1° prova speciale della prima tappa.
Devo dire che qua ad Udine i trasferimenti sono molto “tirati” e non c’è da perdere molto tempo.
Si inizia subito con una bella prova, la “Masarolis” quella vista sempre in dvd, 20 km di curve e controcurve, salita e discesa.
Si passa poi a “Valle del Suffembergo” e “Porzus” per completare il primo giro, assistenza dove oltre a mettere a posto la macchina ci aspetta un po’ di cibo. Via bisogna tornare in “giostra”, il secondo passaggio sulle prove ci aspetta. La giornata finisce con l’arrivo in riordino a Cividale, una bella cena e via a nanna, domani è ancora lunga. Eccoci al Sabato dove ci aspettano 3 ps da ripetere 2 volte per un totale di 114 km di prove speciali un po’ più veloci della tappa precedente. Si parte con la mitica “Trivio”, un mix di lento, veloce, salita, discesa, stretto e largo, praticamente tutto quello che si può trovare in una prova. Poi “Tribil” e “Matajur”. Così per tutto il giorno fino a concludere la nostra gara in 12° posizione e 1° di Under 25. Grande emozione a salire sulla pedana d’arrivo in mezzo ad una folla appassionata, come vi dicevo in questi posti la gara è molto sentita, le persone di trasmettono molto calore e ad ogni semaforo trovi gruppetti di bambini che ti chiedono l’autografo. Purtroppo i trasferimenti sono molto veloci e non sempre si è potuto accontentare tutti.
Il Rally è finito e le macchine ormai dormono in parco chiuso….però è stato tutto molto bello e per me essendo al debutto in una gara di Campionato Italiano anche molto emozionante.
Ora però si torna “purtroppo” al lavoro. Altri 650 km per tornare a casa….
A presto